Ormai il motto cartesiano “cogito ergo sum” è passato di moda..da un bel pezzo direi..perché razionalemente non è possibile dire una cosa e il contrario di essa subito dopo, senza che nel cervello di chi ascolta si accenda una lampadina, con la scritta sotto”cazzata in arrivo”.
Ma questa abilità di “pensare”, forse, è passata di moda. E’ come il verde, un anno è il colore dell’inverno, mentre l’anno dopo il verde fa schifo mentre il rosso fa tendenza. Così il tempo passa, e nessuno più si ricorda il passato (provate un po’ a ricordare che colore era in voga 5 anni fa) e tutti si tengono stretti di anno in anno le nuove cazzate.
Parlare di questo argomento oggi è triste, perché proprio 25 anni fa si è spento l’ultimo (forse) dei politici pensanti, di quelli a vecchio stampo, moralmente ineccepibili e capaci di trascinare le folle in piazza. Al di la del colore politico e delle idee, è innegabile il fatto che appartenga a un’altra epoca, dove ancora il parlamento serviva a qualcosa e dove le persone “comunicavano”, nel vero senso della parola. Aveva provato a metterci in guardia, con i discorsi sulla questione morale, sull’interferenza partiti nelle questioni di stato, ma lo diceva con troppo anticipo ed è purtroppo mancato quando serviva la sua presenza.
In un continuo batti e ribatti di accuse e insulti personali, le idee, già scarse in partenza, si riducono a semplici vaneggiamenti con snocciolamento continuo di numeri e dati presi da non so quali sondaggi; se a questo poi si aggiungono i continui luoghi comuni “made in lega”, si conclude in un guazzabuglio di: “no è cosi”,”non è vero”,”si è vero”,”clandestino ladro”,”nel mio paese il pane c’è”, “abbiamo il 75%”,”no, ma anche si”..e potrei andare oltre.
Un consiglio: spegnete la tivvù, l’aria serale estiva è sicuramente meglio e purifica la mente da reality&Co.
Ciao Enrico.
“Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.” Enrico Berlinguer