Nuovo capitolo della saga: “Linux on Tablet”
In passato, come potete vedere da questo articolo, avevo adottato varie versioni di Ubuntu, dalla 9.04 passando per la 10.10 alla 11.10 e infine a XUbuntu 10.10; via via però il povero tablet ha accusato sempre più gli anni e la scarsa (di oggi) dotazione hardware…
[premessa on]
La 9.04 la considero la versione migliore, per il funzionamento, la velocità di boot le configurazioni; purtroppo la necessità della libreria libc6 per KiCad (nel modulo di rendering 3D) e Geany sommato al termine del supporto ufficiale mi hanno spinto ad aggiornare il sistema..
Saltando le varie traversie nei passaggi di versione, l’ultimo semestre ho utilizzato la versione “light” Ubuntu 10.10, senza problemi dal punto di vista della configurazione, senza apprezzare però la velocità a cui mi ero abituato con la vecchia versione.
Ho notato, nell’uso quotidiano di circa 5 ore, un sovraccarico del sistema X Window a spese della scarsa ram disponibile (512Mb), soprattutto dopo lezioni “fiume” con utilizzo costante. Il problema non è direttamente a carico del sistema, è semplicemente una lacuna hardware alla quale per pigrizia non ho mai voluto far fronte..
Nota. problema riconosciuto anche dallo sviluppatore di Xournal, Denis Aroux, indicato qui.
[premessa off]
Dopo un breve salto alla XUbuntu 10.10 (e la constatazione che XFce non è un sistema così leggero come immaginavo), sono passato alla Crunchbang 10 “Statler”, distribuzione basata sulla super-testata Debian Squeeze con Openbox come gestore grafico.
Per la creazione di un disco di boot USB, ho seguito i passi indicato dal sito ufficiale, link. Attenzione! La procedura elimina ogni file dal disco/penna usb!
L’installazione si svolge senza impedimenti, l’hardware (compresi i driver wacom) viene correttamente visualizzato e la modalità grafica fornisce quel tocco di sicurezza in più.
foto schermata
La “scrivania” si presenta molto spartana, mentre sulla destra l’utility Conky fornisce informazioni sul sistema. Tutti i menu sono visualizzabili con un click destro del mouse.
Ci sono alcuni aspetti da configurare, per rendere il sistema adattato all’uso “tablet puro”, ovvero gestibile solo con penna (senza tastiera esterna) per qualsiasi operazione, più una serie di configurazioni “personali”..
1 – utility
L’unica applicazione indispensabile dopo il primo avvio è una tastiera virtuale, di default non installata. In questo caso utilizzo florence e colgo l’occasione per installare un monitor di sistema, per comodità quello di gnome, gnome-system-monitor
sudo apt-get install florence gnome-system-monitor
2 – Configurazione gksu
Spesso capita di dover installare qualche pacchetto aggiuntivo, modificare un file di amministrazione, oppure semplicemente rientrare dopo una sospensione; il meccanismo di protezione è sempre il solito, attraverso le funzioni gksu, su, gksudo viene richiesta la password di sblocco..
Peccato che nel caso di chiamate attraverso gksu (effettuato da tutte le applicazioni grafiche che richiedono privilegi) di default venga bloccato lo schermo a favore della finestra di inserimento della chiave, cosa che rende impossibile l’utilizzo della tastiera virtuale..
E’ necessario quindi modificare il file di configurazione di gksudo, attraverso l’utility gconfig (che semplicemente permette di modificare i vari registri di configurazione senza ricordarsi dove essi siano salvati, un po’ come il regedit.exe per winzoz)
sudo apt-get install gconfig-editor
Avviamola da terminale, sulla sinistra troviamo le varie cartelle di configurazione, muoversi in
/apps/gksu/
Sulla destra ora sono disponibili le impostazioni modificabili, inserire la spunta su disable-grab
Ovvero si disabilita il blocco dello schermo alla chiamata di gksu.
3 – controllo luminosità
Non ho trovato, su crunchbang, un’applet grafica come su ubuntu (Applet luminosità, da pannello) mi sono dovuto arrangiare con un piccolo script lanciato da menu (verrà poi spiegato del paragrafo successivo come integrarlo nel menu).
Il livello attuale della luminosità è contenuto nel file cur_state localizzato in (update 18ago17)
/sys/devices/virtual/backlight/acpi_video0//sys/devices/pci0000\:00/0000\:00\:02.0/backlight/acpi_video0/
Andando a modificare il file è possibile gestire la luminosità, ad esempio
echo 20 >/sys/devices/virtual/backlight/acpi_video0/cur_stateecho 7 > /sys/devices/pci0000\:00/0000\:00\:02.0/backlight/acpi_video0/actual_brightness
imposta la luminosità a 20.
Esiste un modo più semplice per modificare il file, utilizzando xbacklight installabile direttamente dal gestore pacchetti (apt, synaptic, …)
sudo apt-get install xbacklight
In questo modo, da terminale, è possibile gestire incrementi e decrementi del valore contenuto in cur_state con una semplice sintassi
xbacklight -inc 20
xbacklight -dec 20
dove si incrementa/decrementa il valore di cur_state di +- 20% ad ogni esecuzione.
Di seguito vedremo come integrare questo semplice procedimento direttamente nel menu, in modo da evitare l’utilizzo del terminale ogni volta….
4 – configurazione menu
Un’aspetto interessante di Crunchbang è la possibilità di configurare ogni caratteristica del vostro desktop e dei menu presenti.
Nel caso del menu grafico (tasto destro del mouse) è possibile configurarne le applicazioni presenti, modificando il file di configurazione menu.xml raggiungibile in Settings->Openbox->GUI menu editor
Nella figura ritrovate il file modificato da me per alcune personalizzazioni, ovviamente a voi la scelta.
se volete dare un’occhiata alle modifiche, o sostituire il vostro file di configurazione, trovate il mio menu.xml
Modifiche effettuate:
– collegamento a florence
– collegamento a xournal (attualmente ancora da installare, vedi sezioni successive)
– gestione luminosità (xbacklight), inserendo le due righe presentate sopra per aumentare o diminuire la luminosità
– collegamento snapshot (utile quando si prendono appunti)
– inserito collegamento a task manager
5- programmi d’avvio
La gestione dei programmi d’avvio avviene attraverso il file autostart, localizzato in
~/.config/openbox/autostart
modificabile da menu -> Openbox -> edit autostart
In questo file sono contenuti i programmi lanciati all’avvio della sessione utente, in questo caso ho modificato:
- commentato via l’avvio dello screensaver (con un # davanti)
- inserita la riga
florence &
per lanciare la tastiera virtuale (nota: attenzione al & alla fine!)
qui il file modificato autostart
6 – configurazione Conky
Simpatica applicazione della scrivania, può essere utilizzata come controllo del sistema, ma con alcune estensioni si può trasformare in una utility grafica per meteo, informazioni dalla rete, stato connessioni e quant’altro. Di default visualizza sul lato destro dello schermo una barcata di informazioni, comprese le scorcatoie da tastiera..
Per la configurazione si fa riferimento al file conkyrc, editabile attraverso il collegamento da menu Conky->edit conkyrc
In questo caso ho semplicemente eliminato alcune righe, soprattutto quelle delle “Shortcut keys”, lasciando solo RAM e CPU utilizzata.
7 – driver tasti
Come già indicato qui, è necessario installare i driver sviluppati dal progetto fjbtndrv ospitato su sourceforge. Diversamente da quanto scrivevo nel vecchio articolo, la compilazione dei sorgenti adesso va a buon fine, make, make install funzionano correttamente, i moduli vengono caricati al riavvio, ma i tasti non ne vogliono sapere.
In attesa di nuovi esperimenti, la procedura rimane la stessa indicata dal link sopra, utilizzando i pacchetti precompilati di Robert Gerlach su launchpad.net, sviluppati con l’utility dkms (per adattarsi ad eventuali aggiornamenti del kernel)
- fsc-btns-kernel-source source for the fsc_btns driver
- fscrotd rotation helper for some fujitsu siemens tablets
- fscd tablet buttons helper for some fujitsu siemens tablets
- fjbtndrv this package depends on all packages of the fjbtndrv project
Attenzione: rispetto all’articolo precedente, ho aggiornato i link alla nuova versione (da 2.2.1 a 2.3.2)
Dopo due riavvi, i tasti dovrebbero funzionare (si, al secondo riavvio viene caricato correttamente il modulo del kernel)
8 – Appunti con Xournal
Come con Ubuntu, resto fedele al buon Xournal, aggiornato ultimamente alla versione 0.4.7. Anche in questo caso consiglio di compilare xournal direttamente dai sorgenti (da sourceforge) per avere l’ultima versione disponibile.
In particolare, dalla versione 0.4.7 non sono più necessarie le patch che avevo consigliato nell’altro articolo, incluse adesso direttamente nel codice; in aggiunta è stata introdotta la funzione “lazo” per la selezione.
Sempre in miglioramento, resta il fedele compagno di ore e ore di lezione…
Commenti finali
Si sente un po’ la mancanza dell’interfaccia di Gnome di Ubuntu, ma l’incredibile configurabilità di Conky e del menu, rende Crunchbang perfetto per l’uso su tablet. Per quanto riguarda il consumo di risorse è pienamente promosso: 50MB avviato!
La durata della batteria (nonostante il progressivo invecchiamento) resta all’incirca quella di Ubuntu (6h30′ di lezione, wireless spenta).
A presto,
Luca
please be patient 😉
New chapter in the “Linux on Tablet” saga.
As you can see here, some times ago I wrote an article about using Ubuntu (9.04, after 10.10, and another one 11.10) on Fujitsu Stylistic tablet for taking notes during my University Courses..
Now it’s time for a new distro: Crunchbang.