Articolo 21, Costituzione Italiana:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Manifestare è un diritto, in questo caso praticamente un obbligo se vogliamo che in futuro esista ancora una scuola per tutti e per chi lo vorrà, l’opportunità di fare ricerca e lavorare nelle Università.
Le proteste si susseguono e si diffondono, decine di atenei e di scuole pubbliche sono in fermento e il commento del ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini è stato: “Non capisco le ragioni delle proteste”
Basta fare un salto in rete, legge 133/08 e leggere gli articoli 16 (trasformazione in fondazioni) e l’articolo 66 sul turn-over dei professori, dove ne comma 13 è inserito esplicitamente il taglio al fondo di finanziamento ordinario alle università.
63,5 + 190 + 316 + 417 + 455 = 1441,5 milioni di euro in 5 anni!!
Nessun taglio?????
Se a questo ambiente già teso si aggiungono le ultime dichiarazioni del nostro amato premier, la situazione non può che aggravarsi; Altri in passato hanno cercato di soffocare le proteste, la storia li ha catalogati sotto il nome di dittatori o di conservatori ottusi; e in entrambe i casi gli esiti sono stati diversi dai propositi dei governanti; vogliamo ripetere un’altra volta?
La manifestazione di domani racchiude forse un ciclo di proteste volte perlopiù a informare la popolazione “non-scolastica” sugli effetti dell’eventuale entrata in vigore della legge 133..
Quel che sarà, sarà..
Luca
Fonte immagini: Ansa , laStampa.it
“I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli “ – da Thomas Jefferson
Giovedì 23 Ottobre 08
Manifestazione Cittadina
ore 15 – Concentramento in Piazza S.Antonio